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Associazione di Promozione Sociale
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Il cosiddetto
diritto
di morire
Eutanasia
I TERMINI RICORRENTI
Eutanasia: è l’atto con il quale, attraverso l’intervento di un medico, si provoca direttamente e volontariamente il decesso di una persona affetta da malattia o disabilità gravi
Eutanasia passiva: in questo caso il medico si astiene dal eseguire ulteriori interventi o somministrare cure dirette a tenere in vita il malato.
Suicidio assistito: è l’aiuto prestato ad una persona che ha deciso di suicidarsi. L’aiuto può consistere in un supporto medico, organizzativo o logistico. In ogni caso nel suicidio assistito, l’assunzione del principio attivo, che determina la morte è sempre autonoma e non effettuata da altri.
Accanimento terapeutico: consiste in quei trattamenti che risultano sproporzionati alla situazione clinica del paziente.
E' possibile solo perché le tecnologie lo rendono tale. Ma queste sono di per se stesse ambivalenti: possono essere usate bene o male, per salvare vite umane o per infliggere in una sterile battaglia ulteriori sofferenze..
Abbandono terapeutico: consiste nell’omissione volontaria delle terapie adeguate e proporzionate alla situazione clinica del paziente.
Cure palliative: definizione dell'OMS, (Organizzazione Mondiale della Sanità) "Le cure palliative sono cure attive e complete dei pazienti, in un momento in cui la malattia non risponde più ai trattamenti di cura e quando il controllo del dolore o di altri sintomi e dei problemi di carattere psicologico, sociale e spirituale è fondamentale."
Hospice: è la struttura di ricovero pensata per persone malate che hanno bisogno di una assistenza di cure palliative. Il ricovero in Hospice fa parte dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ovvero le prestazioni che il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) prevede come diritto per il cittadino in tutto il Paese.
Articolo di approfondimento :
Best Interest e Diritto alla Felicità.
di Germana Biagioni