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INDESIDERATE

Andrea Mazzi

Recensione di Alessandra Trigila

 

Storie di ordinarie discriminazioni in una società abortista.

 

Andrea Mazzi è emiliano, modenese per la precisione, padre, marito, ingegnere, ed è suo il libro “Indesiderate”, con il quale l’autore è entrato in un mondo di cui si parla malvolentieri o citando luoghi comuni, quale quello utilizzato dall’ Unione Donne Sanremesi, per le quali le donne devono essere considerate “non corpi riproduttivi, ma persone”.

In realtà quello dell’aborto sia esso chirurgico o farmacologico è un mondo in cui le donne vengono di fatto abbandonate in un mare di solitudine e di indifferenza, spesso costrette a subire forti pressioni da parte del partner, dei familiari, dei datori di lavoro, dei medici, degli assistenti sociali. Questo emerge dalle testimonianze riportate. In tante sono così indotte a ripiegare, a cedere, e quindi ad abortire. Ed un aborto segna per la vita.

Nel cuore dell’Emilia Romagna, terra nativa di Andrea Mazzi, si trova la Repubblica di San Marino, dove, il 26 settembre si è votato il referendum propositivo per la legalizzazione dell’aborto fino alla dodicesima settimana, o successivamente in caso di anomalie o malformazioni, che comportino un grave rischio per la salute fisica o psicologica della donna. L’affluenza alle urne è stata del 41/%, tuttavia la maggioranza dei sì, il 77% dei votanti, è stata definita dai mass media, schiacciante.

 

29 Settembre 2021

 

 

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